Perché scegliamo partner simili ai nostri genitori?

Pubblicato il 31 maggio 2025 alle ore 17:09

Hai mai pensato che il tuo partner somigli, per certi versi, a tua madre o tuo padre?
Non sei il solo. È una cosa più comune di quanto si creda.

Secondo la psicologia, spesso scegliamo persone che ci ricordano i nostri genitori.
Sembra strano, ma ha un senso: nella nostra infanzia si creano i primi legami emotivi, e quelli restano dentro di noi.

🧠 Freud – sì, proprio lui – parlava del “complesso di Edipo” e del “complesso di Elettra”: quando da piccoli ci sentiamo attratti dal genitore del sesso opposto e “in competizione” con l’altro.

Col tempo, quei sentimenti spariscono dalla coscienza… ma non del tutto.
Rimangono nell’inconscio e possono influenzare le nostre scelte in amore da adulti.

💬 In pratica?
Potremmo innamorarci di persone che, in qualche modo, ci fanno rivivere vecchie dinamiche familiari.
A volte per guarire ferite del passato, altre per cercare rassicurazione in ciò che ci è familiare, anche se non perfetto.

🔁 Ripetiamo schemi, anche senza accorgercene.
Magari scegliamo qualcuno che ci fa sentire come ci faceva sentire nostra madre o nostro padre.
Oppure, scegliamo l’opposto, per ribellarci a ciò che non abbiamo ricevuto.

💔 Ma attenzione: spesso dietro la scelta di un partner c’è una speranza segreta.
Quella di ricevere, finalmente, l’amore che ci è mancato.

💡 In sintesi?
Scegliere un partner simile a un genitore non è una coincidenza.
È un modo (a volte inconscio) per curare il passato e sentirci al sicuro.

 

Raffaella Pantini

psicologa e psicoterapeuta 

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